Emerge dal report con cui l’OICE fa il punto sui bandi di gara
PNRRNel 2022 boom delle gare di progettazione e servizi tecnici: 3,5 miliardi di euro che attiveranno 45 miliardi di lavori. E la progettazione PNRR messa in gara nel 2022 (2 mld) da sola supera del 75% il valore messo in gara nel 2021 (1,1 mld) relativo alle opere ordinarie, mentre si registra un boom anche degli appalti integrati che sono stati 718 per 1,1 mld di progettazione esecutiva, per 24 mld di lavori. Emerge dal report diffuso nei giorni scorsi con cui l’OICE (l'Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria) fa il punto sui bandi di gara relativi ad opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare emessi in tutto l'anno 2022, oltre che nell'ultimo trimestre dell'anno scorso.
I numeri
In totale, nel 2022 sono state pubblicate 2.686 gare per un importo pari a 3,5 mld di attività tecniche che, come detto, attiveranno 45 mld di lavori. Circa un terzo del valore dei servizi messi in gara passa attraverso gli appalti integrati. Molto utilizzato risulta l’accordo quadro. I bandi per soli servizi di architettura e ingegneria - progettazione, supporti al RUP, direzione lavori, collaudi e assistenze tecniche, dopo la partenza in tono minore dell’ultimo trimestre del 2021, nel corso del 2022 hanno visto una crescita costante, con un picco nel trimestre estivo: si è passati dal minimo di 179 bandi, per 172,8 milioni di euro, del primo trimestre al massimo di 806 bandi, per 1.116,99 milioni di euro del terzo trimestre 2022. I bandi rilevati nel IV trimestre 2022 sono stati 621, con un valore di 760,0 milioni di euro.
Stallo governativo
Il passaggio di testimone dal Governo Draghi al Governo Meloni, secondo l’OICE, ha avuto qualche ricaduta anche sull’attività di gara, esplosa nel terzo trimestre e in leggero calo negli ultimi tre mesi del 2022. Ma il dato generale è quello di un ingente volume di servizi di ingegneria e architettura messi in gara, al netto degli appalti integrati nell’ultimo anno: 1.968 bandi per 2.437,0 milioni di euro di valore, corrispondenti a 20,1 mld. di lavori.
Scenari PNRR
“È un anno e mezzo che lo diciamo: non sarà sufficiente il ricorso all'in-house, bisogna pensare ad accordi quadro di project management a supporto delle esigenze degli enti, soprattutto quelli locali. La sfida sarà quindi correre per affidare i restanti interventi e poi fare uno sforzo importante per rispettare i tempi e tenere sotto controllo la spesa pubblica", osserva il presidente dell'Associazione, Giorgio Lupoi. Secondo il quale “ci sono problemi nei rapporti con le stazioni appaltanti che non valorizzano la fase progettuale come si dovrebbe, sono limitate le risorse umane a nostra disposizione: mancano ingegneri. C'è poi il problema della messa a terra dei progetti che saranno predisposti quest'anno: molto è stato fatto a livello normativo per incidere sulla fase di gara, sia pure limitando la concorrenza nei numerosi affidamenti diretti che hanno riguardato gli interventi di minore importo. Molto si è fatto, sempre a livello normativo, anche per velocizzare gli iter autorizzativi dei progetti con i vari decreti di semplificazione e forse arriveranno a breve anche altre norme per accelerare ancora di più”.
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